mercoledì 30 maggio 2012

Campo scuola a Torino (3)

Dal 18 al 21 Aprile siamo andati, insieme alle altre tre classi terze, nella bellissima città di Torino. La meta è stata scelta perché l’anno scorso si sono festeggiati i 150 anni dell’unità d’Italia e questa città è stata proprio la prima capitale del Paese, precedendo le altre due bellissime città Firenze e Roma (ancora oggi capitale d’Italia). Durante tutto il viaggio, le diverse classi erano tutte divise durante le visite ai musei, mentre a pranzo mangiavano due classi a volta. La prima colazione e la cena la consumavano in un hotel situato a Nichelino. Le professoresse hanno cercato di fare visitare le cose più importanti di questa città e, anche  se i giorni erano certamente pochi,  ce l’hanno messa tutta.
Il primo giorno è stato molto stancante per tutti, professori compresi. Il ritrovo era alle 8.15 di mattina presso la stazione Tiburtina di Roma per prendere il treno che ci avrebbe condotto a destinazione. Nonostante la fatica per salire sul vagone e posizionare le valigie ce l’abbiamo fatta e siamo partiti. Il viaggio è durato circa 4 ore e siamo arrivati, alle 13.20 circa, alla stazione Porta Nuova. Lì abbiamo trovato un pullman che ci aspettava  dove abbiamo riposto le valigie;questo pullman noi, 3 C, lo abbiamo sempre condiviso con la classe 3 D. Con una guida che ci spiegava un po’ di storia dei luoghi che abbiamo visitato, il pullman ci ha fatto fare un breve giro turistico facendoci ammirare molti esterni della città.
Quindi  arriviamo al Monte dei Cappuccini  che ospita al chiesa di Santa Maria del Monte firmata da Ascanio Vitozzi . Qui troviamo anche il Museo Nazionale della Montagna e uno straordinario e inimitabile panorama di Torino. 

Dopo una visita libera della bellissima Chiesa, usciamo e ci rechiamo all’Abbazia di Superga. Dopo che nel 1706 la città  è stata invasa dall’esercito Franco-Spagnolo di Luigi XIV, il Duca Vittorio Amedeo II e il Principe Eugenio  di Savoia-Soisson salgono sul colle di Superga per osservare il campo di battaglia. In una piccola chiesa sul colle, davanti alla statua della Madonna delle Grazie, il Duca fa un voto: avrebbe fatto costruire una chiesa in onore della Vergine se avesse vinto questa battaglia; e così è stato. Infatti il Duca vince questa battaglia e affida all’architetto Filippo Juvarra la costruzione della chiesa che inizia nel 1717 e termina nel 1731.
Nel pomeriggio visitiamo le Tombe Reali che contengono le tombe  di casa Savoia e che, per volere del re Vittorio Amedeo III , sono poste nei sotterranei della Basilica di Superga.Il progetto è stato affidato al nipote di Juvarra, Francesco Martinez.
Finalmente torniamo in hotel e dopo che ci hanno assegnato le rispettive stanze scendiamo per cenare.
Il secondo giorno, dopo essere saltati per delle terribili sveglie alle 7, facciamo colazione e ci sistemiamo in pullman pronti per una nuova giornata di visite e lunghe camminate. Arriviamo in Piazza Castello, di fronte al Teatro Regio. Al centro della piazza troviamo anche il fantastico Palazzo Madama, che deve il suo nome alle due Madame Reali che l’hanno abitato: Madama Cristina D’Orléans e Giovanna Battista di Savoia Nemours. In questa piazza si trova anche la chiesa di San Lorenzo, opera di Guarino Guarini. Di fronte alle due statue dei Dioscuri troviamo la facciata di Palazzo Reale che oggi è divenuto un museo dove sono rappresentati  tre stili differenti: barocco, rococò e neoclassico. Uscendo dal Palazzo, alla nostra sinistra ammiriamo la continuazione del Palazzo Reale.  Al piano terra ha sede la Biblioteca Reale, che contiene anche due capolavori quali l’autoritratto di Leonardo Da Vinci e il Codice sul volo degli uccelli. Ci dirigiamo verso il Teatro Regio, del quale solo la facciata rimane del settecentesco di Benedetto Alfieri. Dopo l’incendio che nel 1936 lo distrusse il Teatro è stato completamente ricostruito dall’architetto Mollino.
Attraverso Via Po, possiamo distinguere la Mole Antonelliana; anch’essa uno straordinario edificio di bellezza unica. Questo fu iniziato nel 1863 e attualmente è la sede del Museo Nazionale del Cinema. E’ alto 163,5 m, ragion per cui in passato si è aggiudicato il titolo di ‘edificio più alto del mondo’.
Terminato il giro in città, entriamo a far visita al Palazzo Madama  che oggi è sede del Museo di Arte Antica.
Dopo aver pranzato, siamo pronti per una visita guidata al Museo Civico Pietro Micca che è stato realizzato apposta per i 150 anni dell’unità d’Italia. La costruzione è  direttamente collegata al sistema sotterraneo delle gallerie di contromina della Cittadella, che noi abbiamo visitato solo per alcuni metri ripercorrendo in parte quello che successe nella notte tra il 29 e il 30 agosto 1706 in cui fu vittima Pietro Micca.
Terminata la visita a questo bellissimo museo che mi è piaciuto molto, le nostre care professoresse ci concedono un po’ di tempo per fare del sano shopping nelle vie attrezzate con i negozi più “trend” di Torino. Ci lasciano molto liberi e ,dopo varie spese di vestiti, accessori, ecc.. dobbiamo tristemente tornare al pullman per recarci in hotel e cenare.
 Il terzo giorno ci rechiamo a Palazzo Reale per una visita guidata della durata di 1h circa.

Palazzo Reale è la prima e tra le più importanti residenze Sabaude del Piemonte ed è situato nella bellissima Piazza Castello. Da questo Palazzo Partono quattro vie importantissime della città: Via Po, Via Roma, Via Garibaldi e Via Pietro Micca. Il Palazzo viene progettato tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento da Ascanio Vituzzi che però muore e quindi i lavori vengono affidati a Carlo di Castellamonte. Le sale del piano nobile sono decorate dalle immagini che celebrano la dinastia reale, tutte opere di diversi artisti. Alla fine del seicento viene chiamato Daniel Seiter per decorare il soffitto della Galleria mentre Guarino Guarini edifica la Cappella sella Sindone che ospita la sacra reliquia. Nel Settecento venne chiamato sempre l’architetto Juvarra per alcune modifiche. Juvarra realizza la Scala delle Forbici e il Gabinetto Cinese .
Al termine della visita guidata di Palazzo Reale, prendiamo il pullman che ci conduce a “La Venaria” dove visitiamo con una guida La Reggia, la Galleria di Diana , le scuderie Juvarriane e il Cortile delle carrozze.
La Reggia di Venaria rappresenta una delle maggiori residenze Sabaude in Piemonte e probabilmente la più grande per dimensioni. La reggia di Venaria fu progettata e costruita in pochi anni sul progetto dell’architetto Amedeo di Castellamonte. A mettere i soldi fu il duca Carlo Emanuele II.
I lavori vennero progettati dal 1658 ed affidati agli architetti  Amedeo di Castellamonte e Michelangelo Garove. L’opera durò fino al 1675 quando il Borgo di Venaria e il palazzo erano  in buona parte completati.  Il 1° ottobre 1663 i francesi distrussero alcune costruzioni, ma Amedeo II commissionò un altro intervento per farla ricostruire e la Reggia venne così ristrutturata secondo i canoni francesi.
La Reggia di Venaria mi è piaciuta tantissimo,forse una delle cose che mi ha attirato di più durante tutto il viaggio a Torino .

Dopo aver visitato Venaria, siccome è di strada, l’autista del pullman ci suggerisce di fermarci ad un centro commerciale dove, anche qui, le nostre professoresse ci lasciano libere di girare.
Torniamo al pullman che ci riporta all’hotel dove ceniamo e andiamo a dormire.
Purtroppo siamo giunti tristemente all’ultimo giorno di questo fantastico viaggio,seppur stancante.
Dopo aver fatto colazione, salutiamo con molta tristezza in volto l’hotel  e soprattutto il direttore molto severo(tant’è che è stato nominato Hitler e l’amico suo Mussolini) dopodiché ci dirigiamo al pullman dove posiamo le valigie.
L’autista ci porta a Palazzo Carignano, uno dei più celebri esempi del barocco con un rivestimento in mattone. Nel 1848 divenne il primo parlamento subalpino. Inoltre qui sedettero anche gli eroi dell’unità d’Italia come Giuseppe Mazzini, Alessandro Manzoni, Giuseppe Garibaldi e Giuseppe Verdi. Oggi accoglie il Museo del Risorgimento italiano. Insieme a Palazzo Reale e Palazzo  Madama fa parte dei più importanti edifici storici della città.
Con l’ascesa al trono di Carlo Alberto Savoia Carignano nel 1831, i Carignano si trasferirono a Palazzo Reale e quindi Palazzo Carignano diventò una residenza sabauda . Nel 1848 questo palazzo diventò anche sede dei deputati del primo Parlamento Subalpino.
Anche questo palazzo mi ha affascinato e mi è piaciuto moltissimo, soprattutto la lunga e grande gradinata che si trova all’interno.
Al termine della visita a questo palazzo,dopo pranzo, ci rechiamo finalmente al tanto atteso Museo Egizio.

Il museo Egizio di Torino è considerato uno dei più importanti  per il valore dei reperti, ovviamente dopo quello del Cairo. In questo Museo sono  esposte ovviamente molte mummie, alcune delle quali anche a corpo aperto e quindi liberate dalle fasce: questa cosa mi è interessata e piaciuta moltissimo. Inoltre abbiamo potuto ammirare, mentre la guida ci spiegava, molti papiri dove era rappresentata un’usanza degli Egizi molto conosciuta, ovvero la pesatura del cuore. Quest’organo del defunto veniva sottratto anche attraverso il naso e veniva messo sopra la bilancia insieme,sull’altro piatto, alla piuma della dea Maat. Se il cuore era abbastanza leggero  in confronto alla piuma allora il corpo del defunto veniva consegnato a Osiride , mentre se il cuore era troppo pesante(a causa dei peccati commessi dalla persona) veniva dato in pasto  ad Ammit che lo mangiava. Siamo scesi al piano di sotto dove ci aspettava un bellissimo spettacolo di statue egizie, una dopo l’altra a rappresentare ognuna un personaggio o dio diverso.
Sono rimasta molto colpita da questo museo fantastico, e una volta usciti la guida ci ha portati in una vicina cioccolateria dove abbiamo certamente fatto tante spese.
Purtroppo è arrivato il momento di andare alla stazione per prendere il treno che ci riporterà a Roma. Io sono molto triste perché dopotutto è stato un camposcuola  fantastico e bellissimo che ricorderò di certo per sempre, perché quando si sta con gli amici si sta per forza bene!!! Sicuramente ci ritornerei per visitare ciò che non ho visitato durante questo viaggio. Con molta malinconia arriviamo al treno, saliamo, posiamo le valigie e piano piano salutiamo questa fantastica città di Torino.
Benedetta Giusto

Nessun commento:

Posta un commento