Il primo giorno è stato molto stancante per tutti,
professori compresi. Il ritrovo era alle 8.15 di mattina presso la stazione
Tiburtina di Roma per prendere il treno che ci avrebbe condotto a destinazione.
Nonostante la fatica per salire sul vagone e posizionare le valigie ce
l’abbiamo fatta e siamo partiti. Il viaggio è durato circa 4 ore e siamo
arrivati, alle 13.20 circa, alla stazione Porta Nuova. Lì abbiamo trovato un
pullman che ci aspettava dove abbiamo
riposto le valigie;questo pullman noi, 3 C, lo abbiamo sempre condiviso con la classe
3 D. Con una guida che ci spiegava un po’ di storia dei luoghi che abbiamo
visitato, il pullman ci ha fatto fare un breve giro turistico facendoci
ammirare molti esterni della città.
Quindi arriviamo al Monte dei Cappuccini che ospita al chiesa di Santa Maria del Monte
firmata da Ascanio Vitozzi . Qui troviamo anche il Museo Nazionale della
Montagna e uno straordinario e inimitabile panorama di Torino.
Dopo una visita libera della bellissima Chiesa, usciamo e ci
rechiamo all’Abbazia di Superga. Dopo
che nel 1706 la città è stata invasa
dall’esercito Franco-Spagnolo di Luigi XIV, il Duca Vittorio Amedeo II e il
Principe Eugenio di Savoia-Soisson
salgono sul colle di Superga per osservare il campo di battaglia. In una
piccola chiesa sul colle, davanti
alla statua della Madonna delle Grazie, il Duca fa un voto: avrebbe
fatto costruire una chiesa in onore della Vergine se avesse vinto questa
battaglia; e così è stato. Infatti il Duca vince questa battaglia e affida
all’architetto Filippo Juvarra la costruzione della chiesa che inizia nel 1717
e termina nel 1731.
Nel pomeriggio visitiamo le Tombe Reali che contengono le
tombe di casa Savoia e che, per volere
del re Vittorio Amedeo III , sono poste nei sotterranei della Basilica di
Superga.Il progetto è stato affidato al nipote di Juvarra, Francesco Martinez.
Finalmente torniamo in hotel e dopo che ci hanno assegnato
le rispettive stanze scendiamo per cenare.
Il secondo giorno, dopo essere saltati per delle terribili
sveglie alle 7, facciamo colazione e ci sistemiamo in pullman pronti per una
nuova giornata di visite e lunghe camminate. Arriviamo in Piazza Castello, di
fronte al Teatro Regio. Al centro della piazza troviamo anche il fantastico
Palazzo Madama, che deve il suo nome alle due Madame Reali che l’hanno abitato:
Madama Cristina D’Orléans e Giovanna Battista di Savoia Nemours. In questa
piazza si trova anche la chiesa di San Lorenzo, opera di Guarino Guarini. Di
fronte alle due statue dei Dioscuri troviamo la facciata di Palazzo Reale che
oggi è divenuto un museo dove sono rappresentati tre stili differenti: barocco, rococò e
neoclassico. Uscendo dal Palazzo, alla nostra sinistra ammiriamo la
continuazione del Palazzo Reale. Al
piano terra ha sede la
Biblioteca Reale, che contiene anche due capolavori quali
l’autoritratto di Leonardo Da Vinci e il Codice sul volo degli uccelli. Ci
dirigiamo verso il Teatro Regio, del quale solo la facciata rimane del
settecentesco di Benedetto Alfieri. Dopo l’incendio che nel 1936 lo distrusse
il Teatro è stato completamente ricostruito dall’architetto Mollino.
Attraverso Via Po, possiamo distinguere la Mole Antonelliana;
anch’essa uno straordinario edificio di bellezza unica. Questo fu iniziato nel
1863 e attualmente è la sede del Museo Nazionale del Cinema. E’ alto 163,5 m, ragion per cui in
passato si è aggiudicato il titolo di ‘edificio più alto del mondo’.
Terminato il giro in città, entriamo a far visita al Palazzo
Madama che oggi è sede del Museo di Arte
Antica.
Dopo aver pranzato, siamo pronti per una visita guidata al
Museo Civico Pietro Micca che è stato realizzato apposta per i 150 anni
dell’unità d’Italia. La costruzione è
direttamente collegata al sistema sotterraneo delle gallerie di
contromina della Cittadella, che noi abbiamo visitato solo per alcuni metri
ripercorrendo in parte quello che successe nella notte tra il 29 e il 30 agosto
1706 in
cui fu vittima Pietro Micca.
Terminata la visita a questo bellissimo museo che mi è
piaciuto molto, le nostre care professoresse ci concedono un po’ di tempo per
fare del sano shopping nelle vie attrezzate con i negozi più “trend” di Torino.
Ci lasciano molto liberi e ,dopo varie spese di vestiti, accessori, ecc..
dobbiamo tristemente tornare al pullman per recarci in hotel e cenare.
Il terzo giorno ci
rechiamo a Palazzo Reale per una visita guidata della durata di 1h circa.
Palazzo Reale è la prima e tra le più importanti residenze
Sabaude del Piemonte ed è situato nella bellissima Piazza Castello. Da questo
Palazzo Partono quattro vie importantissime della città: Via Po, Via Roma, Via
Garibaldi e Via Pietro Micca. Il Palazzo viene progettato tra la fine del
Cinquecento e l’inizio del Seicento da Ascanio Vituzzi che però muore e quindi
i lavori vengono affidati a Carlo di Castellamonte. Le sale del piano nobile
sono decorate dalle immagini che celebrano la dinastia reale, tutte opere di
diversi artisti. Alla fine del seicento viene chiamato Daniel Seiter per
decorare il soffitto della Galleria mentre Guarino Guarini edifica la Cappella sella Sindone che
ospita la sacra reliquia. Nel Settecento venne chiamato sempre l’architetto
Juvarra per alcune modifiche. Juvarra realizza la Scala delle Forbici e il
Gabinetto Cinese .
Al termine della visita guidata di Palazzo Reale, prendiamo
il pullman che ci conduce a “La
Venaria” dove visitiamo con una guida La Reggia, la Galleria di Diana , le
scuderie Juvarriane e il Cortile delle carrozze.
La Reggia
di Venaria rappresenta una delle maggiori residenze Sabaude in Piemonte e
probabilmente la più grande per dimensioni. La reggia di Venaria fu progettata
e costruita in pochi anni sul progetto dell’architetto Amedeo di Castellamonte.
A mettere i soldi fu il duca Carlo Emanuele II.
I
lavori vennero progettati dal 1658
ed affidati agli architetti Amedeo di Castellamonte e Michelangelo
Garove. L’opera durò fino al 1675 quando il Borgo di Venaria e il palazzo erano
in buona parte completati. Il 1° ottobre 1663 i francesi distrussero
alcune costruzioni, ma Amedeo II commissionò un altro intervento per farla
ricostruire e la Reggia
venne così ristrutturata secondo i canoni francesi.
La Reggia
di Venaria mi è piaciuta tantissimo,forse una delle cose che mi ha attirato di
più durante tutto il viaggio a Torino
.
Dopo aver visitato Venaria, siccome è di strada, l’autista
del pullman ci suggerisce di fermarci ad un centro commerciale dove, anche qui,
le nostre professoresse ci lasciano libere di girare.
Torniamo al pullman che ci riporta all’hotel dove ceniamo e
andiamo a dormire.
Purtroppo siamo giunti tristemente all’ultimo giorno di
questo fantastico viaggio,seppur stancante.
Dopo aver fatto colazione, salutiamo con molta tristezza in
volto l’hotel e soprattutto il direttore
molto severo(tant’è che è stato nominato Hitler
e l’amico suo Mussolini) dopodiché ci dirigiamo al pullman dove posiamo le
valigie.
L’autista ci porta a Palazzo Carignano, uno dei più celebri
esempi del barocco con un rivestimento in mattone. Nel 1848 divenne il primo
parlamento subalpino. Inoltre qui sedettero anche gli eroi dell’unità d’Italia
come Giuseppe Mazzini, Alessandro Manzoni, Giuseppe Garibaldi e Giuseppe Verdi.
Oggi accoglie il Museo del Risorgimento italiano. Insieme a Palazzo Reale e
Palazzo Madama fa parte dei più
importanti edifici storici della città.
Con l’ascesa al trono di Carlo Alberto Savoia Carignano nel
1831, i Carignano si trasferirono a Palazzo Reale e quindi Palazzo Carignano
diventò una residenza sabauda . Nel 1848 questo palazzo diventò anche sede dei
deputati del primo Parlamento Subalpino.
Anche questo palazzo mi ha affascinato e mi è piaciuto
moltissimo, soprattutto la lunga e grande gradinata che si trova all’interno.
Al termine della visita a questo palazzo,dopo pranzo, ci
rechiamo finalmente al tanto atteso Museo Egizio.
Il museo Egizio di Torino è considerato uno dei più
importanti per il valore dei reperti,
ovviamente dopo quello del Cairo. In questo Museo sono esposte ovviamente molte mummie, alcune delle
quali anche a corpo aperto e quindi liberate dalle fasce: questa cosa mi è
interessata e piaciuta moltissimo. Inoltre abbiamo potuto ammirare, mentre la
guida ci spiegava, molti papiri dove era rappresentata un’usanza degli Egizi
molto conosciuta, ovvero la pesatura del cuore. Quest’organo del defunto veniva
sottratto anche attraverso il naso e veniva messo sopra la bilancia
insieme,sull’altro piatto, alla piuma della dea Maat. Se il cuore era
abbastanza leggero in confronto alla
piuma allora il corpo del defunto veniva consegnato a Osiride , mentre se il
cuore era troppo pesante(a causa dei peccati commessi dalla persona) veniva
dato in pasto ad Ammit che lo mangiava.
Siamo scesi al piano di sotto dove ci aspettava un bellissimo spettacolo di
statue egizie, una dopo l’altra a rappresentare ognuna un personaggio o dio
diverso.
Sono rimasta molto colpita da questo museo fantastico, e una
volta usciti la guida ci ha portati in una vicina cioccolateria dove abbiamo
certamente fatto tante spese.
Purtroppo è arrivato il momento di andare alla stazione per
prendere il treno che ci riporterà a Roma. Io sono molto triste perché
dopotutto è stato un camposcuola fantastico
e bellissimo che ricorderò di certo per sempre, perché quando si sta con gli
amici si sta per forza bene!!! Sicuramente ci ritornerei per visitare ciò che
non ho visitato durante questo viaggio. Con molta malinconia arriviamo al
treno, saliamo, posiamo le valigie e piano piano salutiamo questa fantastica
città di Torino.
Benedetta Giusto
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